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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio: 7, Ritorno al domani

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Fu un giorno a metà degli anni Novanta. Quando vidi la copertina di “Ritorno al Domani” di Hubbard pensai due cose: voglio leggere questo libro e voglio scrivere una storia con l’astronave disegnata sulla copertina.  Facevo il primo anno di scuola superiore, mi piaceva leggere e scrivevo forse da un paio d’anni, quasi in incognito. Oggi, con il lessico degli adolescenti si direbbe che ero un nerd, ma in quel periodo non si badava tanto a dare un nome ai comportamenti, le espressioni anglofone entravano nel lessico italiano con molta difficoltà e sulle proprie passioni c’era sempre una maggior riservatezza. Ad ogni modo, divorai quel romanzo in pochi giorni e divenne così una pietra miliare nel mio cammino da lettore e amante della fantascienza.  Il romanzo si basa su un principio (fanta)scientifico: “A misura che la massa si avvicina a un valore infinito, il tempo di avvicina a zero”. In altre parole un anno trascorso su un astronave corrisponde a diversi decenni sulla Terra. Ed è

SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio: 6, Edizioni Ensemble

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La vita editoriale di un libro dipende dalla sua casa editrice e per questo il sesto appuntamento di #tralapennaeilcalamaio lo dedico alla Edizioni Ensemble. La bellissima copertina, il minuzioso lavoro di editing di Ilaria, la distribuzione Mondadori: dietro a queste e altre attività, volte a fare di Satyrandroide un Libro, c’è proprio il marchio della Edizioni Ensemble.  E’ una casa editrice di Roma, non a pagamento, piccola ma dinamica. Accanto alla proposta di nuovi autori italiani la Ensemble è anche impegnata nella proposta di autori stranieri, sconosciuti ancora nella piazza italiana, attraverso un importante lavoro di scoperta e traduzione. Uno per tutti Sasa Stojanovic e il suo racconto della guerra dei balcani. Ma senza spendere troppe parole, posto qui di seguito un intervento del suo direttore editoriale, durante una delle tante fiere librarie in cui la casa editrice è presente. Ecco dove al momento puoi trovare Satyrandroide :  Amazon  Ibs Punti ven

SATYRANDROIDE, Tra la penna e il calamaio. 5: Tursi

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Tursi non è una località molto conosciuta e non a caso ci capitai quasi per caso. Io e i miei amici ci recammo, credo due anni fa, in zona Pollino per una ciaspolata sulla neve. Raggiungemmo un rifugio di montagna dove ci godemmo una passeggiata notturna, una cena ben servita in armonia col posto e una radunata attorno al fuoco degustando liquori della casa. All’indomani scoprimmo che la ciaspolata non era più possibile, in quanto la pioggia stava rendendo la neve poco compatta e quindi non adatta per quel tipo di attività. Sfumata l’escursione il responsabile del rifugio ci indicò questo paesino arroccato che più o meno si trovava sulla via del ritorno.  Seguimmo le indicazioni e tra mille tornanti raggiungemmo Tursi. Parcheggiammo la macchina ai piedi del paese per poi inoltrarci tra le sue viuzze che, ripide e strette, scalavano la collina. Giunti quasi sul cucuzzolo, un antico ponte in pietra segnava l’inizio del pezzo forte del paese: la rabatana. Si tratta di una vecchia forte

Tutto sul Romanzo "Satyrandroide" (anche se faresti prima a leggerlo)

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"Satyrandroide" è edito dalla Edizioni Ensemble. Potrei dirti che è una storia on the road, o quella di una fuga. Potrei dirti che è una storia con tante altre storie satelliti. Potrei dirti che è un romanzo di fantascienza, o uno realistico, diviso tra Spazio e il Mezzogiorno d'Italia. Potrei dire mille cose ma faccio prima a mostrarti la copertina e la quarta. O, per dirla meglio, faresti prima a leggerlo. Ecco dove al momento puoi trovarlo :  Amazon  Ibs Punti vendita Mondadori Edizioni En semble Feltrinelli Se preferisci, chiedilo alla tua libreria di fiducia. Te lo procurerà in 24 ore. --- Vieni alle presentazioni --- Sabato 16 Marzo 2019 Libreria Persepolis (Andria) - o re 19  Sarò insieme a: Alessandro Di Nunno  (professore di Storia e Scienze Umane / Guida Turistica della zona apulo-lucana)  Domenica 31 Marzo 2019 Lapis Architettura (Corato) - ore 19 Sarò insieme a: Vito Amendolagine (potrei definirlo in mille mo

SATYRANDROIDE, tra la penna e il calamaio: IV “Don’t Fear the Reaper” di Blue Oyster Cult

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La prima volta che la sentii ero appena adolescente. Ne rimasi folgorato.  Era la colonna sonora di una serie tratta da un romanzo di Stephen King (“L’Ombra dello Scorpione”). Non sapevo di chi fosse, tanto meno il titolo, e per questo la cercai per anni. All’epoca non era cosa facile rintracciare un pezzo. Youtube e spotify non esistevano (cosa che a scriverla adesso mi fa sentire un po’ vecchio) e radio e tivù, come oggi, proponevano sempre le stesse cose.   Poi a fine anni Novanta mi avvicinai al rock più duro e fu proprio nella ricerca spasmodica di canzoni, album e band su Napster che questo pezzo saltò fuori. Lo riconobbi dal primo accordo. E’ un pezzo che evoca sensazioni contrastanti.  I riff e i giri di chitarra risuonano come un angoscioso presagio, qualcosa di sinistro e incombente. La placida voce di Donald Roeser, invece, riecheggia come quella di un abile narratore che sa come incantare i suoi uditori. I cori e gli a soli sono invece la parte più rock: entr