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Visualizzazione dei post da 2020
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Un drubble è un racconto di fantascienza composto da 100 parole. È un mini racconto, uno spioncino da cui osservare la scena di un mondo ben più vasto. Ecco il mio primo drubble uscito sulla rivista Altrimondi.org . Buona lettura.

Su "Le Ombre di Morjegrad" (Premio Urania 2018)

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Le ombre di Morjegrad è un mosaico sepolto sotto metri di terra che il lettore scopre pagina dopo pagina, rimbalzando tra un personaggio e l'altro, tra una voce e l'altra, rimanendone sempre più intrappolato. Le vicende del romanzo sono per lo più ambientate nei bassifondi sociali (e non solo) della città, dove si annidano ingiustizie o violenze e affondano i pilastri del potere. Non è un caso infatti che la Morjegrad oscura e sotterranea si riveli agli occhi del lettore uno specchio capovolto, un'enigmatica gemella di quella parte della città che si erge fino all'acropoli. E' dunque un romanzo di paralleli: di storie, di registri e personaggi che seppur ostili e contradditori si rivelano l'uno indispensabile all'altro, uno specchio, appunto, dell'opposto. Uno dei parallelismi singolari del romanzo è il doppio registro narrativo con cui ogni vicenda viene raccontata, passando dall'io narrante alla terza persona. A voler cercare una geometria

Alcune osservazioni sul film 1917

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Devo ammettere che negli ultimi tempi il cinema l’ho frequentato poco ma, chi mi conosce, sa che 1917 non potevo perderlo. 1917 è un bel film di guerra, con un ritmo intenso e un senso di tragicità che enfatizza ogni sequenza. Ma al di là di ogni cosa il film merita attenzione per due aspetti precisi. Il primo è la scenografia. Gli scenari di morte nei campi, teatri di precedenti battaglie, ispirano quel senso di disfatta umana che tutti i testimoni della Grande Guerra hanno citato nei loro racconti. Le carcasse dei cavalli, ad esempio, sono una delle icone di quel conflitto, reso tale dalle evocative e fulminanti descrizioni di Remarque in "Niente di Nuovo sul fronte Occidentale" o dalla crescente gravità degli scenari di "Fino all'ultimo uomo" di Manning. Agli occhi di un soldato, moralmente contaminato e caduto in punto di non ritorno per ogni purificazione, l'uccisione dei cavalli (nonché di mucche, cani e altri animali) diventa la rappresentazi