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Battiato: un erede degli antichi cantori

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Dal periodo adolescenziale ad oggi ne ho avute di fasi musicali, molto diverse tra loro, contrastanti viste dalla prospettiva di oggi, ma devo dire che Battiato è sempre stato presente. Credo che abbia iniziato a seguirlo poco più che bambino quando mia madre, per lo più affezionata alla canzone leggera della sua generazione, si emozionava a sentire alcuni dei pezzi con cui oggi più lo ricordiamo.  Battiato infondo è proprio questo: un'armonia sofisticata e allo stesso tempo leggera tra  la melodia dolce e il peregrinare filosofico, tra le sonorità pop e le sensibilità critiche e per certi versi ostili alla modernità, tra l’osservazione del mondo d’oggi e i racconti e i simboli di mondi antichi e pagani. Un unicum nel panorama italiano, un alieno nella nostra scena musicale (mi verrebbe da dire insieme, forse, a Giovanni Lindo Ferretti dei CCP se quest'ultimo non avesse avuto una triste e imbarazzante parabola discendente).  Non ho mai amato i pensatori e letterati camuffati da