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Napoli giugno 2018: Capodimonte, San Severo, Teatro San Carlo e Catacombe

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Dopo un anno sono tornato a Napoli per recuperare quanto fino ad ora mi sono perso. Credo che Napoli non sia solo una città, ma uno scrigno volto a custodire alcune delle meraviglie che in qualche modo hanno determinato il patrimonio genetico dell'umanità. La sua bellezza ha qualcosa di religioso e forse per questo ognuno di noi deve attendere una sorta di illuminazione prima di scoprirla. Scoprirla davvero intendo.  Napoli è una città fatta di storie che, come in un romanzo tangibile, visibile e concreto a tutti i sensi, si sovrappongono e si mischiano, generando così una fitta rete di mistero e allucinazioni. Ogni parte di essa sembra protratta verso l'eternità grazie all'operato di divinità pagane che, sogghignando, si celano sotto le mentite, ma raffinatissime, spoglie cristiane. Prima tappa di questo ritorno è stato il Museo di Capodimonte, una collezione di opere in cui sembra che la vita sia stata, come per un rito magico, cristallizzata nei suoi momenti pi