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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

Lazzaro, il Re della Cantina

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Data di approdo: 15 maggio 2011. La vita degli esseri umani è imprevedibile, suscettibile di cambiamenti, ricca di situazioni in continuo divenire. Per questo gli umani si guardano alle spalle dividendo il passato in fasi. Sono pienamente coscienti che si tratta di un modo arbitrario di vedere le cose, ma a loro piace perché questo gli permette di capire ciò che erano e, probabilmente, cosa diventeranno. Il porto che abbiamo visitato è in qualche modo una terra di mezzo. Cari abitanti della Terra e dello Spazio ecco a voi Lazzaro. Lazzaro ci accoglie in quello che lui chiama il suo studio. E’ una definizione scelta tra le tante possibili. Potremmo definirlo una cantina, in omaggio al personale autografo di Capossela. Potremmo definirlo un contenitore, date le numerose tracce del suo passato. Potremmo definirlo in tanti altri modi, gli elenchi sono interminabili. Ma qualsiasi definizione potremmo inventarci parleremmo comunque della stessa cosa. E’ una stanza che si trova all’inter

Lunga vita ai comitati! 4 Si da protrarre nel tempo.

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Il successo ottenuto nell’ultimo referendum testimonia il superamento del monopolio mediatico della tivù. Infatti sul piccolo schermo è stata una campagna referendaria in gran parte taciuta e addirittura boicottata. Le iniziative per il Si hanno viaggiato prevalentemente su internet. Ma non solo. Un’altra grande (ri)conquista del referendum 2011 è stata la strada, sulla quale la politica mancava da decenni. Esibizioni spettacolari, flash mob, campagne informative svolte persona per persona hanno ridato alla politica il suo vero volto. Dunque i comitati per il Si hanno funzionato. E hanno funzionato bene. A questo punto sorge una domanda spontanea (si, proprio come diceva un tempo Lubrano): perché non mantenerli in piedi e renderli laboratori politici laici e indipendenti? Il punto è che in Italia abbiamo bisogno di palestre dove le persone possano informarsi, scambiare idee, abbracciare cause civili e battersi per rendere la propria realtà un posto migliore. In altre parole di un luo

“L’Italia chiamò”: la denuncia dei soldati sull’uranio impoverito.

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L’Italia chiamò L'uranio impoverito: i soldati denunciano di Leonardo Brogioni, Angelo Miotto, Matteo Scanni Edizioni Ambiente Libro + dvd € 16,90 18 agosto 1996. Bosnia-Erzegovina. A pochi chilometri da Sarajevo. Un contingente italiano fa brillare un arsenale illegale. Un’esplosione, il fungo di fumo che si leva verso l’alto e la conseguente pioggia di detriti che ricopre i soldati, riparati a qualche decina di metri più in là. Nessuno di quei soldati sa che gli è appena piombata addosso una pioggia di uranio impoverito.   E’ la descrizione di un video con cui inizia uno dei primi capitoli del libro. “ L’Italia chiamò ”, di Leonardo Brogioni, Angelo Miotto, Matteo Scanni, è una raccolta di testimonianze di persone che hanno provato a capire e che sono stati messi a tacere, di soldati che si sono ammalati e di genitori che tutt’oggi inseguono verità e giustizia. Ma è anche un’inchiesta in cui una vicenda tira l’altra poiché laddove i governi cens