Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2019

SATYRANDROIDE. Tra la Penna e il Calamaio. 18: Satellites and Astronauts

Immagine
Gli In Flames sono tra le band che più ho ascoltato negli ultimi anni e nel periodo della stesura di Satyrandroide . Potrei citare diversi loro pezzi ma tra i tanti ho preferito “Satellites and Astronauts”. E’ un pezzo in cui giri intimistici di chitarra si alternano a esplosioni granitiche, come a dare un suono alla conflittualità tra un dentro e un fuori, tra il mondo che custodiamo e quello in cui abitiamo. Anche la voce di Andreas Friden, a volte placida altre volte ringhiante, ci restituisce proprio l’esperienza di un uomo, alla deriva nello spazio profondo, fluttuante tra momenti di riflessione profonda e sgomento per l’infinto che gli si apre intorno.  Forse proprio per questa sua dualità mi capitava di immaginare il protagonista seduto sul bordo del finestrone dell’astronave a fissare lo spazio, quell’indicibile mistero che alla vista non offre altro appiglio che la stessa moltitudine di stelle. Seppure il romanzo sia ambientato in gran parte nel Mezzogiorno d’Ital

SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio. 17: Notre Dame de Paris

Immagine
Sono un lettore onnivoro ma se penso ai titoli che più mi hanno scolpito come persona, lettore e scrittore, mi vengono in mente opere che narrano storie di ampio respiro, opere che a prescindere dal periodo in cui sono state scritte sono legate ad un’idea classica e corposa di romanzo.  Alcuni ne avrò menzionati più volte, ma su uno vorrei dedicare qualche parola in più, in quanto è stato tra i massimi punti di riferimento nel cucire la struttura narrativa di Satyrandroide: sto parlando di Notre Dame de Paris di Victor Hugo. Notre Dame de Paris è una storia fatta di tante storie, ciascuna fornita di un suo incipit interno, incastonato abilmente nell’intreccio narrativo. E’ un romanzo che conta tanti personaggi, forse alcuni più presenti di altri ma tutti ricchi di un proprio passato, di un proprio bagaglio di paure e ambizioni e quindi di un proprio destino. Ma soprattutto è un romanzo in cui i molteplici intrecci, e le argute divagazioni, sono magistralmente gestite con la

SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio. 16: Selbstportrait mit Kater

Immagine
Nella potenziale colonna sonora del romanzo, o in quella serie di canzoni che mi hanno accompagnato nella stesura, vi è un pezzo fatto di rumori metallici che pian piano si evolvono, si espandono, fondendosi l’uno dentro l’altro fino a diventare musica. I fragori, di carattere siderurgico, si spogliano della loro spigolosità per ammorbidirsi fino ad assumere la forma sonora di rotondità armoniche. In altre parole ascoltare “Selbstportrait mit Kater” degli Einstürzende Neubauten è come assistere ad un processo in cui il metallo si fa vita. Non ricordo quando precisamente ho iniziato a pensare ad una storia di androidi umanizzati, ma di fatto questo pezzo l'ho ascoltato centinaia di volte prima e durante la stesura. Nel film che scorreva nella mia mente durante la scrittura ritornava spesso la parte finale, quella in cui il metallo fattosi puro rock accompagna la voce teatrale e graffiante di Blixa Bargeld: “Life on other planets is difficult, so difficult!”. E più l’ascoltavo p

SATYRANDROIDE, Tra la penna e il Calamaio. 15: Agglutination

Immagine
Su una delle colline che si ergono nel cuore del Sud Italia sorge un paesino arroccato che da una parte domina la pianura, dall’altra guarda le vette del Pollino. E’ fatto di palazzine quasi appiccicate l’una all’altra, di viuzze che si insinuano tra di essi e appena fuori diventano tornanti panoramici, di gente semplice. Insomma, è un bel posto di montagna, tutto qui. A parte il fatto che per un giorno all’anno, nella seconda metà di agosto, diventa covo di rocker e metalheads. Chiaromonte è la sede dell’ormai storico metal festival Agglutination che molti anni porta, proprio nel sud Italia, grandi nomi del metal internazionale. Qui ho visto i leggendari Virgin Steel, gli irruenti Destruction, i diabolici Theatre des vampires e tanti altri.  Da un certo punto di vista l’atmosfera è singolare. I paesani assistono con una certa curiosità a questo via vai di gente rigorosamente in nero, borchiata fino ai denti e capellona. Tuttavia, nonostante le apparenze, la situazione è con