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Visualizzazione dei post da 2016

30 anni di Dylan Dog: un personale e autobiografico omaggio

Come molti sapranno questo mese il fumetto di Dylan Dog compie 30 anni. In quanto cultore di questo fumetto qualche giorno fa iniziai a scriverci qualcosa. Alla fine però ne è uscito un bell'omaggio che si intreccia con una sorta di autobiografia. Insomma, se sono così, nel bene e nel male (più nel male che nel bene secondo molti) è anche per ciò che è scritto in questo pezzo.   Il pezzo è stato pubblicato sul blog di Francesco Morga, mio amico e compagno di viaggio ai tempi dell'università. Che dirvi: Buona Lettura.  Leggi qui: 30 anni di incantevoli incubi

Il Grande rock degli Iron: Aces High

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Aces High è uno dei pezzi più belli, forti, nonché rappresentativi, degli Iron Maiden.  Fu scritto in onore dei piloti che durante la seconda guerra mondiale morirono in una battaglia aerea volta a difendere la penisola dall'aviazione tedesca. Pezzo molto caro allo stesso Bruce Dickinson, che oltre ad essere voce dello storico gruppo è anche un pilota di linea, da sempre affascinato dal volo anche grazie all'ingluenza di uno zio, pilota dell'aviazione inglese (raf).  Non è quindi un caso che nel video ufficiale e nell'esecuzione dal vivo del pezzo, il pezzo venga anticipato da un estratto della dichiarazione di guerra di Churchill, pezzo in cui si incitava a difendere la penisola ovunque, anche nell'aria, ad ogni costo.  P.S.: li ho visto due volte dal vivo. Ma li rivedrei altre cento volte.       

Battaglia di Westerplatte: oggi come 77 anni fa

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Il 1° settembre di 77 anni fa avveniva la battaglia di Westerplatte, una penisola a nord di Danzika (Polonia). Una corazzata tedesca, ufficialmente in visita di cortesia, bombardò la penisola, allora presidiata da una caserma con un manipolo di soldati.  Iniziava così non solo la seconda guerra mondiale, ma allo stesso momento la prima grande azione di Resistenza contro il Terzo Reich: pochi soldati polacchi contro il gigante tedesco.  Se vi capiterà di passare da Danzika, andate assolutamente a Westerplatte. Oltre ad essere un luogo perfetto per una passeggiata tranquilla è un museo a cielo aperto su questa prima grande battaglia. Ma a differenza di ogni museo, sentirete sulla vostra pelle un bel pezzo di storia, nonchè ancora l'energia e il coraggio di quei pochi uomini. 

24.08.2016 - Ennesimo bollettino di guerra

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Ancora una tragedia.  Ancora un maledettissimo disastro.  Non ci sono bombe che cadono dal cielo, né esecuzioni di massa, tanto meno eserciti invasori, ma ogni uno o due mesi ci ritroviamo afflitti e feriti dall'ennesimo bollettino di guerra. Per non parlare degli idioti governativi che sfornano la solita minestra: che gli Italiani danno il meglio di sé nei momenti più difficili e bla bla bla. Il solito teatrino.  In questo dannato Paese viviamo una normalità e una quotidianità sempre sul filo del rasoio, tutt'altro che pacifiche e vivibili, una realtà niente affatto rassicurante, degno di un Paese che vorrebbe definirsi civile ed evoluto. Viviamo così ogni santo giorno fino a quando si verifica l'ennesima e immane tragedia. E allora puntali che i rappresentanti delle istituzioni, come per nascondere le proprie responsabilità, prendono ad esaltare, a mo' di contraltare, quella capacità dei disperati di affrontare le catastrofi. O a parlare subito di ricostruz

12 luglio 2016: sotto il segno del sagittario

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Per tutti coloro che vivono nella zona a nord di Bari la Barinord è un teatro di un pezzo della propria vita. L'abbiamo usata per lavoro, per studio, per frequentare amicizie di paesi limitrofi e per tanti altri motivi. Per non parlare delle tante storie che ognuno di noi può raccontare, avvenute a bordo. Incontri, sguardi, discussioni e tante vicende da pendolari. Tutte storie che tra i tanti potrebbero avere come simbolo un sagittario... si, come l'essere mitologico, o come la costellazione. O come il logo della Barinord Oggi ognuno poteva essere su uno di quei treni. Tutti, proprio tutti. Perché fa parte della nostra vita e oggi a maggior ragione. Un abbraccio a chi è sopravvissuto. Un abbraccio ancora più forte a chi ha perso qualcuno di importante. Sotto il segno del sagittario oggi siamo diventati fratelli di sangue.

Viaggio a Parigi: tra fantastico, gotico e bolge heavy metal

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Quando mi descrivevano Parigi mi parlavano sempre di Montmatre, dei luoghi legati al film Il favoloso Mondo di Amelie (per me sicuramente un capolavoro) e di tutto ciò che è legato all’immaginario della belle epoque. Non era sicuramente poco ma tali immagini non riuscivano ad ispirare in me una particolare curiosità e di conseguenza una voglia di visitarla prima possibile. D’altro canto però si sa, le grandi capitali europee, con il loro enorme carico di storia e interessi, sono dei luoghi da cui qualsiasi viaggiatore prima o poi ci capita. E a me è capitato con il Download Festival. Se qualcuno mi chiedesse di Parigi io racconterei innanzitutto la sua anima gotica. Si, Parigi è una delle città più magiche, colme di quella magia e di quel mistero come solo una città gotica può esserlo. Ad ogni passo sa sussurrarti storie in una specie di silenzio che rimane in sottofondo anche nei luoghi più trafficati. A guardare l’imponente statua di Carlo Magno, avanti a Notre Dame, sembra

Federicus 2016

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Federicus è una rievocazione medievale che si tiene ogni anno ad Altamura a primavera. Il tema fondante di questa rievocazione, come è possibile immaginare dal nome, è la figura dell’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II di Svevia, figura di importanza rilevante nella storia del Sud Italia ma soprattutto vero e proprio simbolo nonché icona culturale di tutta la zona del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Grazie ad un impressionante sforzo organizzativo Federicus è di fatti una festa medievale che ha il potere di plagiare l’intero centro storico conferendogli un’atmosfera decisamente viva. Da una parte vi è infatti la cura delle scenografie che dividono il centro storico in ben quattro quartieri: latino, ebraico, saraceno e greco-bizantino. Ed è proprio questa ricchezza di riferimenti a più civiltà a caratterizzare questa rievocazione, in quanto lo stesso Federico II di Svevia è passato alla storia come tra i primi sovrani a promuovere l’incontro tra le principali culture d

Pulitzer 2016: foto

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Sotto la pioggia, sotto la furia dell'acqua, tra le coste rocciose durante il tanto agognato approdo: la speranza sta nell'uomo che difende i propri figli dai giganti, celando la sua disperazione.  Le foto premio Pulitzer 2016

3 Scatti sul Castel del Monte

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Quasi mille anni di storia portati molto bene.  Il Castel del Monte è un monumento affascinante, unico nella sua specie, al punto da diventare simbolo non solo del suo contesto geografico (parco Nazionale dell'Alta Murgia) bensì dell'illuminata politica portata avanti dall'Imperatore Federico II di Svevia, grande promotore dell'incontro e della fusione di più culture.  E' d'obbligo una visita al castello nel periodo di primavera, quando la vegetazione e la lucentezza del sole conferiscono uno splendore irripetibile.  Ma primavera o no, gli occhi non si abitueranno mai a tanta bellezza.

Masserie abbandonate della Murgia

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Nel parco nazionale dell’alta Murgia le masserie sono un elemento costante, in quanto hanno rappresentato un capitolo fondamentale nell’economia della zona fino alla prima metà del Novecento. Oggi basta farsi una passeggiata nella murgia inoltrata per trovarne qualcuna. Ce ne sono di due tipi. Quelle che si sono modernizzate trasformandosi poi in masserie didattiche, bed e breakfast e agriturismi e quelle, la gran parte, che invece hanno subito la mano del tempo diventando dei ruderi. Sono queste ultime che qui mi interessano. Immerse nel silenzio e nel deserto della murgia raccontano timidamente di un’era ormai passata, di un modo di vivere in cui uomini e animali si ritrovavano più volte nella giornata a condividere gli stessi spazi. Ma davanti a questi ruderi è la fantasia che galoppa, ispirata da qualcosa che non è più completo ma che un tempo è stato armonioso (un po’ come accade davanti ai resti romani): gli ingressi privati delle porte, le stanze appena delineate da quello ch

Uprising dei Sabaton: Omaggio alla Resistenza Polacca

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Fatti i biglietti per il Download Festival di Parigi, ho iniziato a "studiare" i gruppi che non conosco, ad approfondire quelli che conosco solo in parte e, chiaramente, a rinfrescarmi le orecchie con i miei miti (in primis i grandi Iron!).  Ascoltando i Sabaton ho scoperto questo bel pezzo: Uprising.  Il testo è un omaggio alla Resistenza Polacca, in particolare alla Rivolta del ghetto di Varsavia, forse uno dei capitoli più tristi, ma allo stesso momento, più epici della seconda Guerra Mondiale. Al di là della tematica questo pezzo rappresenta per me un filo conduttore con l'ultimo viaggio fatto , proprio in Polonia (Paese che considererei un museo a cielo aperto sulla Seconda Guerra Mondiale).  Buon ascolto e buona visione (nel video compare il vero simbolo storico della Resitenza Polacca una P che termina con un'ancora). 

Flight of Icarus

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Vi presento Bruce Dickinson.  Storica voce degli Iron Maiden, demone implacabile sul palco, p ilota di aereo nelle tournèe del gruppo.