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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio. 14: Il Ponte di Catanzaro

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Nel secondo appuntamento de “Tra la Penna e il Calamaio” vi ho raccontato di un viaggio che feci nel 2004 in Calabria, a piedi e in autostop. E proprio a quel viaggio ritorno in questo post.  Eravamo partiti all’avventura, senza informarci più di tanto e questo conferiva al viaggio un senso di avventura e scoperta. Così, salendo dalla costa alla collina, scoprimmo che Catanzaro aveva un ponte. Comparve inaspettatamente tra le collina in tutta la sua imponenza, sospeso nell’aria ad un’altezza indicibile.  La vista di quel ponte ci riempì di aspettative sulla città che furono prontamente deluse appena mettemmo piede in centro. Tuttavia l’immagine di quel ponte mi rimase e con essa la sensazione di stupore all’ingresso e di inganno all’uscita. Allo stesso tempo mi rimase il ricordo di come la vivacità delle strade, la morfologia del territorio, l’espressione dei volti, cambiavano dalla costa alla collina, come se in verità quel mastodontico ponte segnasse l’ingresso in un luog

SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio: 13. L'arte di Jakub Rozalski

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Jakub Rozalski è un illustratore, o meglio un visionario. Le sue tavole sono come delle finestre, degli scorci, attraverso i quali l’osservatore può spiare un mondo pseudo fantastico. Si “pseudo” perché quello di Rozalski è un mondo non proprio fantastico ma una rappresentazione che deriva da un doppio sguardo.  Nelle sue tavole vi è un mondo belligerante, o una quotidianità rustica, quasi sempre ascrivibili a contesti che spaziano tra la prima rivoluzione industriale e la seconda guerra mondiale. Su questa estetica rinnovata l’artista polacco proietta presagi, incubi ed inquietudini propri di quei periodi ma che per chissà quale inganno ci risultano tremendamente familiari. Si tratta di “demoni” che prendono la forma di “robot” abnormi a vapore, presenze gigantesche offuscate nella nebbia, marchingegni squadrati e antropomorfi, animali ostili degni della più classica tradizione fiabesca ottocentesca.  Lo considero tra i disegnatori stemapunk più ispirati proprio per la sua capa

SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio. 12: Due dei primi spettacoli visti a Teatro

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Tra i miei più bei ricordi delle scuole superiori ci sono due spettacoli, visti in due giorni consecutivi insieme alla classe, nel Teatro Kismet di Bari Il primo si intitolava “Assalto al Paradiso”, della compagnia Teatro Crest: era la storia di un gruppo di ragazzi delle periferie più disagiate, vite al limite che si intrecciavano tra dinamiche di violenza e frustrazione. Vi era in quella rappresentazione un realismo estremo forgiato non solo da interpretazioni severe ma anche dal linguaggio duro e diretto con cui i dialoghi erano scritti. Tuttavia ad impressionarmi maggiormente era la scena teatrale, nel suo insieme, che prevedeva il pubblico a stretto contatto con gli attori come a rappresentare l’indifferenza nella quale si consumavano i drammi. E allora capitava di essere oggetto di sguardi fulminei, di ritrovarsi ad un metro dal gruppo di teste rasate che urlavano il loro odio, di assistere muti ai soliloqui dei personaggi sempre più persi nella loro condizione. La rappr

SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio. 11: Le Cosmicomiche

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Una delle cose che più mi diverte fare quando scrivo è inserire qua e là velate citazioni. Mi riferisco ad elementi riconducibili a libri (ovviamente), film, canzoni, quadri e tutto quanto di artistico verso cui mi sento legato. Devono essere dei timidi riferimenti per dare modo al lettore di scorgere, come attraverso la fessura della chiave, l’opera in questione. E’ un gioco di incastri che si esaurisce nella stragrande maggioranza dei casi in una singola parola e che crea un livello di lettura per tutti quei lettori che prima del mio romanzo potrebbero aver condiviso quel disco, quel libro, quel film, etc. Tra gli autori più citati in Satyrandroie c’è Italo Calvino. A mio avviso è una delle esperienza letterarie più singolari della cultura italiana e forse l’unico, nel Novecento, ad avere uno sguardo remoto e vicino allo stesso tempo, capace di raccontare le cose da migliaia di anni luce di distanza con stessa la sensibilità di chi ti sta accanto. E l’unico a creare, nella s

Le presentazioni di Satyrandroide: locandine, video e foto

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Satyrandroide è uscito in tutta Italia all'inizio di questo febbraio e con esso è partito il mio tour di presentazioni. E' un'esperienza, un viaggio, che mi voglio godere e proprio per questo tendo a vivere le presentazioni come degli incontri piacevoli e godibile, ricchi di idee e argomenti che partendo dal libro si estendono ad ogni altro ambito della realtà e della fantasia. Una chiacchierata insomma col relatore e con le persone, intervallata da letture di estratti del romanzo.  Il primo incontro si è tenuto ad Andria, presso la libreria Persepolis.  A dialogare con me un amico, ma anche un umanista che si divide tra insegnamento e guide turistiche nelle zone di Castel del Monte, Bari e Matera: Alessandro Di Nunno.  Ecco qui alcuni momenti:  Il secondo incontro invece si è tenuto nel mio paese, Corato, presso Lapis Architettura, uno studio provvisto di ampi spazi e arredamenti raffinati e accoglienti allo stesso tempo. A parlare con m