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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

SATYRANDROIDE, Tra la penna e il calamaio: III L’Odissea

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Quando si toccano i classici si rischia di fare la figura delle ragazze da calendario che alla voce ‘libro preferito’ dicono I Promessi Sposi o La Divina Commedia. Pazienza, correrò questo rischio.  Ironia a parte, i grandi classici restano per noi degli inediti fino a quando non li leggiamo con lo stesso spirito con cui leggiamo qualsiasi libro moderno. Si, li studiamo a scuola, leggiamo qualcosa qua e là, magari vediamo una trasposizione cinematografica, ma nella loro complessità restano di fatti a noi degli sconosciuti. Considero l’Odissea la più bella storia che sia mai stata raccontata, nonché il libro fondante della civiltà. Detto questo non saprei dire cosa mi abbia avvicinato ad essa. Forse le spiegazioni durante la scuola media del professor Falco, o il film prodotto negli anni Novanta da Coppola, con Ansante (di cui riporto qui di seguito il trailer), o l’esame di Letteratura greca all’università, uno che odi sul momento e ami per il resto della vita. O ancora la l

Sergente nella Neve: l'episodio del militare italiano che fu ospite dei soldati russi

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Chi ha letto "Il Sergente nella Neve" di Mario Rigoni Stern, ha a mente l'episodio dell'incontro con i soldati russi. Narrato con un linguaggio spoglio ma diretto, capace di evocare in maniera nitida ogni immagine, suono e dettaglio, rappresenta un momento di grande poesia. E' una di quelle storie che raccontano di un'umanità latente nonostante la disumanizzazione che avvolge il mondo dei personaggi, un po' come una pianta che cresce facendosi spazio tra le fessure del cemento. O un fiore che spunta nella neve. Ma Rigoni Stern non è solo un reduce che ha deciso di esorcizzare, con la penna, la sua devastante esperienza della campagna militare russa. Quando decide di scrivere è anche, forse senza che lo sapesse ancora, un grande pensatore, poeta, scrittore. La riflessione che deriva dal racconto di quell'episodio è altrettanto incantevole.  In questo periodo di confini, di flussi migratori e timore di stranieri e diversi, mi piace condividere quest

SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio: II La Calabria

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Una parte del romanzo si sviluppa in alcune città della Calabria. Ho esplorato la Calabria, permettetemi l’espressione, in occasione di un viaggio fatto nel 2004. Era agosto, io e il mio amico, Michele, eravamo due studenti con tanta voglia di viaggiare e pochi soldi in saccoccia. Così, con due zaini belli carichi, decidemmo di partire per la “Magna Grecia” determinati a rimanere a zonzo più a lungo possibile.  Ci muovemmo per dieci giorni a piedi, con autostop e pullman presi al volo a titolo di favore, mangiammo per lo più con pranzi e cene offerte da calabresi, affascinati dall’idea che ci fosse ancora qualche autostoppista, visitammo gratuitamente parchi, scavi e musei (inclusi i bronzi di Riace), incontrammo tante brave persone, come i padri comboniani che a San Luca ci ospitarono e ci rifocillarono. Crotone, Capo Rizzuto, Catanzaro, Catanzaro Marina, Scolacium, Soverato, Locri, San Luca, Montalto, Gambarie, Reggio Calabria, Melito di Porto Salvo, Pentedattilo, Scilla, Vill

SATYRANDROIDE, Tra la penna e il calamaio: La Pubblicazione

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SATYRANDROIDE Tra la penna e il calamaio, Traccia n. 1: La pubblicazione. Iniziamo a dare qualche dettaglio sulla pubblicazione del romanzo “Satyrandroide”. Uscirà a fine gennaio. A scommettere su questo mio lavoro è la Ensemble Edizioni, una casa editrice di Roma molto attenta alle novità e presente nelle principali fiere librarie italiane. Con l’uscita del libro saranno organizzate delle presentazioni. Inizialmente nei dintorni di Bari, in seguito nelle altre regioni d’Italia. Luoghi e date saranno annunciati sui social e sul mio blog. Il libro sarà facilmente acquistabile durante le presentazioni oppure con un click su Amazon, Feltrinelli On Line e sul sito www.edizioniensemble.it. Sarà inoltre possibile reperirlo o ordinarlo presso le librerie, ma a tal riguardo saranno forniti ulteriori dettagli in seguito. In questa ultima fase di attesa e nel primo periodo di vita editoriale del libro, vi parlerò di pezzi musicali che mi hanno accompagnato nella lunga stesur

#20MoviesChallenge, venti film per raccontarsi

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Negli ultimi tempi circola sui social un gioco in cui si posta un fotogramma di un film al giorno, per venti giorni. Lo scopo è più o meno quello di indicare le pellicole che in qualche maniera ci hanno cambiato. Il gioco non ammette altri commenti, né titoli, e forse questo è stato uno dei motivi per cui l'ho snobbato su facebook. Tuttavia la cosa mi divertiva e ho deciso di farlo su Twitter, personalizzandolo con i miei soliti giochi di parole, quelli in cui cerco di estrapolare il senso di qualcosa. La parola scritta, si sa, è ciò che rende intellegibile un'idea. Ed ecco quindi raccolti qui i 20 giorni.   Giorno 1: "Dormirò sonni tranquilli ora che il mio peggior nemico veglia su di me" Il buono, il brutto, il cattivo. Giorno 2: "Noi addestriamo dei giovani a scaricare Napalm sulla gente, ma i loro comandanti non gli permettono di scrivere 'cazzo' sui loro aerei perché è osceno" Apocaplypse now Gio