Fuori Tutto

“Won’t you come into my room
i wanna show you all my wares”.
Così cantavano gli Iron Maiden nel loro primo omonimo fantastico album. Nei miei primi 29 anni di vita gli Iron Maiden sono stati più volte una colonna sonora. Number of the beast, Piece of Mind, Powerslave, sono tutti lì, appena entrate in camera, sopra la libreria a sinistra. Non è dunque un caso che li usi per aprire questo post.
Parlare della propria camera è parlare di sé, interrogare i vari oggetti e spremerli come delle spugne fino a far sputare il magma di cui sono intrisi. E’ quello che è accade in Fuori Tutto ( http://www.ibs.it/code/9788806141660/antonelli-carlo/fuori-tutti.html ). E’ un libro datato ma molto divertente da leggere e da vedere. Senza avere la presunzione di fare sondaggi, scattare ritratti di una generazione, o condurre assurde indagini statistiche, gli autori si sono intrufolati nelle camere di una ventina di ragazzi scelti a caso, tra i 16 e i 30 anni. Nulla di prosaico. Si tratta di estratti di conversazioni, parole una dopo l’altra, affermazioni come tracce di un mondo unico e irripetibile. I loro pezzi sono integrati dalla fotografia che li immortala nelle rispettive camere-habitat. Artisti matematici, arredamenti cyberpunk, gestori di etichette discografiche, luoghi spogli, gente sommersa da peluche, nuovi percorsi di vita, ragazzi innamorati di personaggi letterari. Ed è questo mondo il vero protagonista di Fuori Tutto poiché, si sa, le storie dicono molto più di intellettuali, numeri e retoriche.
Il libro è dei primi anni Novanta (del vecchio Millenovecento) è, a proposito, nella mia camera ha soggiornato per qualche mese, giusto il tempo di un prolungato prestito bibliotecario (e già, non sempre i bibliotecari sono utenti disciplinati).
Leggetelo… se lo trovate.

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