Craco e Tursi: due mondi in contatto

Voglio qui accennarvi di due città lucane che ho avuto il piacere di visitare più volte e che sono presenti, seppur in brevi tratti, nel romanzo Satyrandroide. 

Craco, oggi città fantasma e meraviglia paesaggistica, é un borgo che ha origini normanne. Basta vedere la torre che svetta in cima, squadrata, per rendersi conto della sua vocazione "militaresca".

foto del 2019

A circa 20 km da lì sorge su una collina un altro paese: Tursi. Questa invece ha origini saracene e a testimoniarlo c'è il quartiere antico chiamato non a caso Rabattana. Anche qui ci sono fantastici scorci. 


La cosa che mi ha sempre affascinato è l'idea che due popoli così diversi, normanni e saraceni, spesso divisi e in contrasto, qui si dividevano una piccola fetta dell'attuale Basilicata stando l'uno di fronte all'altro e spesso, inevitabilmente, condividendo gli stessi sentieri, gli stessi passi, gli stessi boschi e gli stessi corsi d'acqua.

Per tutto il Medioevo il meridione d'Italia è stata una zona in cui vari regni e vari popoli, spesso diversi per religione, cultura e provenienza, hanno convissuto l'uno a breve distanza dall'altro, spesso guardandosi e sorvegliandosi a vicenda proprio attraverso le torri d'avvistamento. E se di contrasti ce ne sono stati va detto che anche le convivenze pacifiche sono state lunghe e numerose. Le stesse dominazioni saracene e normanne hanno sempre manifestato una larga tolleranza di cultura e religione. E forse proprio qui, nel Sud Italia, che ci accorgiamo che il medioevo è stato molto più illuminato di quanto lo voglia l'immaginario ereditato. 

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