"Uomo nel buio"

Recensione scritta per il Laboratorio di Lettura Creativa su Lo Stradone. Pensando al tema “L ’io diviso: l’altra faccia dello specchio” il primo titolo che mi è venuto in mente è “Uomo nel buio” di Paul Auster (Einaudi 2010). Si tratta di un romanzo sull’America post Bush, ovvero su quell’America che risvegliandosi da un lungo incubo si decide a guardarsi allo specchio è capire cosa è diventata, nel bene e nel male. Paul Auster appartiene a quella razza di scrittori che ama raccontare storie. Il loro stile non presenta un taglio netto, le loro trame non sono lineari e quando scrivono sembrano dei piloti che dirottano il proprio aereo ad ogni occasione. Usano sovrapporre mondi, e quindi storie, come a costruire un intreccio labirintico che si scioglierà solo alla fine. Ecco, “Uomo nel buio” è forse uno dei romanzi più rappresentativi di questa scuola. L’epicentro del romanzo è una casa, una grande casa. Uno dei suoi abitanti è August Brill, anziano letterato che ...