SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio. 11: Le Cosmicomiche

Una delle cose che più mi diverte fare quando scrivo è inserire qua e là velate citazioni. Mi riferisco ad elementi riconducibili a libri (ovviamente), film, canzoni, quadri e tutto quanto di artistico verso cui mi sento legato. Devono essere dei timidi riferimenti per dare modo al lettore di scorgere, come attraverso la fessura della chiave, l’opera in questione. E’ un gioco di incastri che si esaurisce nella stragrande maggioranza dei casi in una singola parola e che crea un livello di lettura per tutti quei lettori che prima del mio romanzo potrebbero aver condiviso quel disco, quel libro, quel film, etc. Tra gli autori più citati in Satyrandroie c’è Italo Calvino. A mio avviso è una delle esperienza letterarie più singolari della cultura italiana e forse l’unico, nel Novecento, ad avere uno sguardo remoto e vicino allo stesso tempo, capace di raccontare le cose da migliaia di anni luce di distanza con stessa la sensibilità di chi ti sta accanto. E l’unico a creare, nella s...