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Visualizzazione dei post con l'etichetta l'antro del bibliotecario

SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio. 11: Le Cosmicomiche

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Una delle cose che più mi diverte fare quando scrivo è inserire qua e là velate citazioni. Mi riferisco ad elementi riconducibili a libri (ovviamente), film, canzoni, quadri e tutto quanto di artistico verso cui mi sento legato. Devono essere dei timidi riferimenti per dare modo al lettore di scorgere, come attraverso la fessura della chiave, l’opera in questione. E’ un gioco di incastri che si esaurisce nella stragrande maggioranza dei casi in una singola parola e che crea un livello di lettura per tutti quei lettori che prima del mio romanzo potrebbero aver condiviso quel disco, quel libro, quel film, etc. Tra gli autori più citati in Satyrandroie c’è Italo Calvino. A mio avviso è una delle esperienza letterarie più singolari della cultura italiana e forse l’unico, nel Novecento, ad avere uno sguardo remoto e vicino allo stesso tempo, capace di raccontare le cose da migliaia di anni luce di distanza con stessa la sensibilità di chi ti sta accanto. E l’unico a creare, nella s...

L'e-boom degli e-book e l'oggetto perfetto

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Nello stesso giorno in cui Brunetta presenta per l’ennesima volta la rivoluzione digitale in ambito giudiziario, Amazon.com diffonde la notizia che nell’ultimo mese negli Usa gli e-book hanno superato i libri tradizionali nei numeri di vendite. A primo impatto sembra una di quelle notizie destinate a dividere l’opinione pubblica e ad ispirare inni di gioia nei maniaci della tecnologia e suicidi a colpi di volumi enciclopedici nei bibliofili. In realtà è una notizia considerevole, ma non più di quanto si pensi. Innanzitutto chi legge, e legge veramente, sa che il libro è un’esperienza sin da quando lo si sfoglia per la prima volta. L’edizione, il tipo di carta, l’odore, la libertà di leggerne alcuni pezzi, la copertina, eccetera. Tutti questi elementi concorrono alla scelta di un libro. Addirittura molte persone entrano in libreria non avendo le idee precise ma con la chiara volontà di farsi sedurre. Chi invece acquista prodotti su internet e ha l’insana idea di acquistare libri di...

La balena delle biblioteche

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La balena, questo è il nome che diamo alla crisi (così, per esorcizzarla), è un processo di trasformazione sociale, economica, culturale e politica che porta ad un nuovo equilibrio. Quando si è nella sua pancia possiamo immaginare i suoi esiti ma di certo, come in ogni aspetto della vita, c’è sempre un certo margine di imprevedibilità. Ma tra le varie realtà che oggigiorno si sembrano più in bilico ci sono le biblioteche. Una serie di articoli giornalistici, tra cui uno comparso poche settimane fa sul Messaggero, hanno dato voce a quelle paure che seppure condivise da tutti gli addetti ai lavori sono rimaste per lungo tempo nascoste tra catalogazioni e scaffali. Le biblioteche rischiano seriamente di non sopravvivere alla balena. Le motivazioni sono tante.   Partiamo ad esempio dalla cultura. La cultura è la prima a risentire dei periodi critici perché i primi tagli economici vengono fatti proprio in questo settore. E’ chiaro che spesso la balena è anche un pretesto per promuov...