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Visualizzazione dei post con l'etichetta Ulisse il cacciatore di storie e mondi

Paolo, mastro di volti nascosti

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Data di approdo: 5 agosto 2011 La torre federiciana svetta per oltre trenta metri dominando tutto quel reticolo geometrico di viuzze che è il centro storico. Osserviamo il maestoso orologio e le lancette scorrere inutilmente. Si, perché ormai ci troviamo nei paraggi di un luogo dove, secondo il National Galattic, il tempo si ferma e cavalieri di luce splendono come stelle. Così vien detto. Usciamo dalla piazza, attraversiamo una strada che da Ruvo spunta come una linguaccia tra gli antichi palazzi di Terlizzi e ci inoltriamo in una stradina. Un murale, celato dietro i rami di un alberello, ci dice che siamo arrivati. Benvenuti nella misteriosa bottega di Paolo. Giochi di luce. L’ingresso è un breve passaggio che scorre tra cianfrusaglie ammucchiate a destra e a manca. Di fronte il buio cade perentorio. Sul lato sinistro, dopo una bella bici da passeggio, si apre una porticina oltre la quale dei gradini si arrampicano verso il piano superiore. Sembra l’unica via di proseguimento ma ...

Lazzaro, il Re della Cantina

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Data di approdo: 15 maggio 2011. La vita degli esseri umani è imprevedibile, suscettibile di cambiamenti, ricca di situazioni in continuo divenire. Per questo gli umani si guardano alle spalle dividendo il passato in fasi. Sono pienamente coscienti che si tratta di un modo arbitrario di vedere le cose, ma a loro piace perché questo gli permette di capire ciò che erano e, probabilmente, cosa diventeranno. Il porto che abbiamo visitato è in qualche modo una terra di mezzo. Cari abitanti della Terra e dello Spazio ecco a voi Lazzaro. Lazzaro ci accoglie in quello che lui chiama il suo studio. E’ una definizione scelta tra le tante possibili. Potremmo definirlo una cantina, in omaggio al personale autografo di Capossela. Potremmo definirlo un contenitore, date le numerose tracce del suo passato. Potremmo definirlo in tanti altri modi, gli elenchi sono interminabili. Ma qualsiasi definizione potremmo inventarci parleremmo comunque della stessa cosa. E’ una stanza che si trova all’inter...

Roberto, un geco che suona il basso (I viaggi dell'androide Ulisse)

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Data di approdo: 2 aprile 2011. Siamo nella costellazione degli studenti fuorisede. Una frase che serpeggia lungo l’inconfondibile sagoma di Charlot, appiccicata sopra il letto, esprime l’equilibrio cosmico su cui si regge il mondo in cui ci troviamo: No money, no problem. L’Androide Ulisse, nel suo lungo peregrinare per l’universo a caccia di mondi ed esperienze che lo aiutino a capire cosa voglia dire essere (un) umano, atterra nella stanza di Roberto. Scienza, fantascienza e viaggi allucinanti. La prima cosa che Roberto mostra di sé stesso è la sua ultima lettura. “La fisica dei supereroi” di J. Kakalios, un saggio che, come il mondo del nostro amico, oscilla tra scienza e fantascienza, tra ricerca e stilizzazione fumettistica. Superman, al tempo in cui rimbalzava tra un palazzo e l’altro, per compiere un salto di 200 metri in teoria avrebbe dovuto prendere una rincorsa di 260 km al secondo. Oppure, si otterrebbero delle ragnatele più resistenti di cavi d’acciaio se un ragno, o ...