Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Colporteur

Doppio incanto natalizio: da Londra a Napoli

Immagine
Il 25 dicembre è sempre stata una data importante per l'umanità, almeno da questa parte dell'esmisfero, e pertanto che sia giorno della luce, Sol Invictus o Natale, ci riguarda un po' tutti. Quest'anno la sua attesa, se così posso chiamarla, l'ho accompagnata senza volerlo con due capolavori: un libro e un film. Il libro è un classico che volevo leggere da tanto tempo: "Canto di Natale" di Dickens. Un libro di cui si, tutti conosciamo la storia, ma che in verità la cui grandezza non immaginiamo minimamente fino a quando non iniziamo a leggerlo. Quello che stupisce è proprio lo stile e il modo con cui Dickens restituisce l'atmosfera natalizia nelle strade di una Londra ottocentesca. L'inverno, il buio e il fuoco, onnipresente, come un simbolo residuo di quella sacra lucentezza che gli uomini celebrano forse dall'alba dei tempi. E poi l'euforia, il candore domestico, le scene di quella quotidianità anomala, i colori, tutto descritto ...

Come nasce un libro (video)

Immagine
Tatto.  Vista.  Olfatto.  Udito.  Gusto.  Il libro è un oggetto perfetto che colpisce tutti gli organi di senso. Le sensazioni che ci fornisce vanno a colmare l'esperienza stessa della lettura. Di conseguenza la sua "costruzione" non può che essere un'esperienza puramente artigianale anche quando l'editoria incrocia il tecnologismo del mondo contemporaneo. L'amore, la passione, che esso richiede anche nei procedimenti più meccanici, ci fa capire quanta magia esso contenga.  Eccone un esempio.   

Gli anticorpi della buona editoria

Immagine
Il panorama editoriale italiano più di spicco è stato forgiato dalla Resistenza. Precisiamo. Non che la Mondadori o la Laterza, per esempio, a suo tempo abbiamo promosso attività sovversive antifasciste, ma semplicemente vi sono stati movimenti intestini che soffrivano un’imposizione culturale che impediva alla casa di svolgere semplicemente il proprio lavoro: promuovere e diffondere idee a trecentosessanta gradi. Del resto si sa, il pensiero non è tale se non è libero. Per dirla in altri termini è come imporre ad un cuoco determinate ricette, o dire ad un birraio di produrre la stessa birra nazionale. In questo modo non solo un prodotto non è più competitivo sul mercato ma si sbarra anche quella curiosità e quello slancio sperimentale che accomuna, in varia misura, ogni attività umana. Il punto è che una casa editrice acquisisce un certo valore, nel mercato delle idee come nel commercio librario, a seconda del contributo umano che è in grado di offrire alle persone. Per questo mot...