SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio. 11: Le Cosmicomiche

Una delle cose che più mi diverte fare quando scrivo è inserire qua e là velate citazioni. Mi riferisco ad elementi riconducibili a libri (ovviamente), film, canzoni, quadri e tutto quanto di artistico verso cui mi sento legato. Devono essere dei timidi riferimenti per dare modo al lettore di scorgere, come attraverso la fessura della chiave, l’opera in questione. E’ un gioco di incastri che si esaurisce nella stragrande maggioranza dei casi in una singola parola e che crea un livello di lettura per tutti quei lettori che prima del mio romanzo potrebbero aver condiviso quel disco, quel libro, quel film, etc.


Tra gli autori più citati in Satyrandroie c’è Italo Calvino.
A mio avviso è una delle esperienza letterarie più singolari della cultura italiana e forse l’unico, nel Novecento, ad avere uno sguardo remoto e vicino allo stesso tempo, capace di raccontare le cose da migliaia di anni luce di distanza con stessa la sensibilità di chi ti sta accanto. E l’unico a creare, nella sua scrittura, un immaginario moderno che con leggerezza riesce a ricongiungersi con la cultura classica e medievale.

Tra tutte le sue opere vi è un libro allucinato che tende facilmente a sfuggire a qualsiasi definizione. All’indomani dalla pubblicazione qualcuno provò a definirlo come l’inizio di una nuova fantascienza, affermazione che fu prontamente smorzata dallo stesso autore. Non è facile dire cosa sia “Le Cosmicomiche” (chi avrà letto il mio romanzo saprà subito dove siamo) e a dire il vero non è facile dire se si tratta di un romanzo o di una raccolta di racconti. E’ forse più lecito parlare di un grande racconto sulla cosmogonia in cui il vero protagonista è la stessa Creazione, narrato da una indefinita entità dal nome che è di per sé un gioco di riflessi: qfwfq.
E’ proprio questa entità ad accompagnare il lettore nell’esplorazione di quel nulla da cui si generò il tutto, attraverso immagini fortemente colorate e fiabesche: persone che cercano di conquistare la luna calando funi, bambini che lanciano atomi nell’universo come fossero biglie, resti di dinosauri che generano fantasmi e tanto altro.

Buona caccia (di citazioni!).


Satyrandroide è disponibile on line (amazon, feltrinelli, mondadori store, ibs) e nelle librerie. Se non è presente a scaffale potrai prenotarlo.
A breve nuove presentazioni...

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