SATYRANDROIDE, Tra la Penna e il Calamaio. 14: Il Ponte di Catanzaro

Nel secondo appuntamento de “Tra la Penna e il Calamaio” vi ho raccontato di un viaggio che feci nel 2004 in Calabria, a piedi e in autostop. E proprio a quel viaggio ritorno in questo post. 
Eravamo partiti all’avventura, senza informarci più di tanto e questo conferiva al viaggio un senso di avventura e scoperta. Così, salendo dalla costa alla collina, scoprimmo che Catanzaro aveva un ponte. Comparve inaspettatamente tra le collina in tutta la sua imponenza, sospeso nell’aria ad un’altezza indicibile. 


La vista di quel ponte ci riempì di aspettative sulla città che furono prontamente deluse appena mettemmo piede in centro. Tuttavia l’immagine di quel ponte mi rimase e con essa la sensazione di stupore all’ingresso e di inganno all’uscita. Allo stesso tempo mi rimase il ricordo di come la vivacità delle strade, la morfologia del territorio, l’espressione dei volti, cambiavano dalla costa alla collina, come se in verità quel mastodontico ponte segnasse l’ingresso in un luogo in qualche modo proibito, maledetto, cinto da chissà quale muro invisibile e assorto in un proprio torpore. 
Non so come sia oggi Catanzaro, del resto sono passati quindici anni. Ma come potrà dirvi chi ha letto il capitolo Dieci, qualcosa di quelle impressioni è ben presente in Satyrandroide.
Buona lettura.

Satyrandroide è disponibile on line (su amazon, ebay, ibs, feltrinelli, mondadori store) e in libreria. Se non presente a scaffale puoi ordinarlo. 


Prossima presentazione: Sabato 4 Maggio presso Libreria Luna di Sabbia (Trani)


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