SATYRANDROIDE, Tra la penna e il calamaio: III L’Odissea

Quando si toccano i classici si rischia di fare la figura delle ragazze da calendario che alla voce ‘libro preferito’ dicono I Promessi Sposi o La Divina Commedia. Pazienza, correrò questo rischio. Ironia a parte, i grandi classici restano per noi degli inediti fino a quando non li leggiamo con lo stesso spirito con cui leggiamo qualsiasi libro moderno. Si, li studiamo a scuola, leggiamo qualcosa qua e là, magari vediamo una trasposizione cinematografica, ma nella loro complessità restano di fatti a noi degli sconosciuti. Considero l’Odissea la più bella storia che sia mai stata raccontata, nonché il libro fondante della civiltà. Detto questo non saprei dire cosa mi abbia avvicinato ad essa. Forse le spiegazioni durante la scuola media del professor Falco, o il film prodotto negli anni Novanta da Coppola, con Ansante (di cui riporto qui di seguito il trailer), o l’esame di Letteratura greca all’università, uno che odi sul momento e ami per il resto della vita. O ancora ...