Viaggio a Parigi: tra fantastico, gotico e bolge heavy metal

Quando mi descrivevano Parigi mi parlavano sempre di Montmatre, dei luoghi legati al film Il favoloso Mondo di Amelie (per me sicuramente un capolavoro) e di tutto ciò che è legato all’immaginario della belle epoque. Non era sicuramente poco ma tali immagini non riuscivano ad ispirare in me una particolare curiosità e di conseguenza una voglia di visitarla prima possibile.
D’altro canto però si sa, le grandi capitali europee, con il loro enorme carico di storia e interessi, sono dei luoghi da cui qualsiasi viaggiatore prima o poi ci capita. E a me è capitato con il Download Festival.

Se qualcuno mi chiedesse di Parigi io racconterei innanzitutto la sua anima gotica.
Si, Parigi è una delle città più magiche, colme di quella magia e di quel mistero come solo una città gotica può esserlo. Ad ogni passo sa sussurrarti storie in una specie di silenzio che rimane in sottofondo anche nei luoghi più trafficati. A guardare l’imponente statua di Carlo Magno, avanti a Notre Dame, sembra quasi di sentire i pesanti rumori dei zoccoli del maestoso cavallo su cui monta.
 

La stessa chiesa di Notre Dame, forse uno dei simboli universali del gotico, sa incantare non solo con la sua struttura (da dietro viene da pensare ad un’astronave depositata lì migliaia di anni fa),

ma soprattutto con la moltitudine dei suoi sinistri gargoyle.


Un pezzo importante dell’anima gotica di Pargi è il cimitero di Pere Lachaise, con le migliaia di cappelle piegate dal tempo, spesso arrampicate l’una sull’altra e con quelle statue erette sulle tombe così evocative che sembrano fantasmi pietrificati in attesa che ritorni la notte…


Una su tutte la tomba di Chopin.


Parigi è un meraviglioso incubo, una rappresentazione esteticamente idilliaca delle nostre paure più recondite, il fiore del male per eccellenza. Una tradizione che si rinnova anche nell’arte contemporanea.


Allontanandomi dal centro, il gotico si è fatto martellante come una spada che colpisce vigorosamente uno scudo. Elettrico come un lampo che colpisce una roccia mandandola in frantumi. Si, il download, all’ippodromo di Parigi è stato proprio questo. Almeno per me dato che tra i tre palchi si sono avvicendati i sovrani indiscussi dell’heavy metal nonché gli autori di alcune delle colonne sonore di molti miei giorni.
Qui un piccolo assaggio...

Iron maiden




Amon Amarth


Sabaton


Rammstein





Per concludere, un'ultima foto. 
Si sa, gotico o no, ognuno ha qualche scheletro nell'armadio. 


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