La creazione è degli dei. Con la creatività sono il loro umile sacerdote. Autore del romanzo Satyrandroide e di vari racconti. Qui parlo anche libri viaggi film heavy metal ecc
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Un drubble è un racconto di fantascienza composto da 100 parole. È un mini racconto, uno spioncino da cui osservare la scena di un mondo ben più vasto.
Nell’estrema periferia di Corato, il paese in cui vivo, c’era una villa abbandonata. La chiamavano Villa Capano, dal nome della famiglia nobiliare a cui era appartenuta, e si trovava all’interno di fitta boscaglia misteriosamente sopravvissuta, almeno fino alla metà degli anni Novanta, alla cementificazione della zona. Alberi secolari svettavano imponenti verso l’alto come pilastri volti a sostenere la pineta che adombrava l’intera area, mentre ai piedi degli stessi si allargavano cespugli alti fino a due metri fitti di erbacce, piante singolari e, nei periodi di primavera, di fiori colorati. Per arrivare alla villa c’erano tre accessi. Il primo era costituito da due colonne ottocentesche in pietra le quali sancivano l’inizio di un viale che tagliava proprio per l’interno della boscaglia. Bastava passarci davanti per avere già un colpo d’occhio su un mondo totalmente diverso rispetto alle palazzine squadrate che si erigevano a qualche decina di metri da lì. Infatti le colonne s
" Il Calamaro Gigante " è una una tessitura di immagini meravigliose e di storie incredibili scritte sulla base di uno sguardo in parte introspettivo e autobiografico. Nel suo insieme un mosaico che inneggia alla vita, alla curiosità, all'esplorazione. Detto questo però devo fare una precisazione: non amo i testi filosofici mascherati da narrativa, né quelli con pretese educative, in quanto credo che la letteratura sia la rappresentazione di un punto di vista sul mondo unico e irripetibile e per certi versi puro e senza missioni. E' un viaggio genuino, folle, sregolato, e quanto più volete, tra parole, storie ed immagini legate da una poetica intrinseca. Insomma, qualcosa quanto più distante da un'idea di compendio. Ecco qui Fabio Genovesi riesce ad infondere meraviglia e magia senza sforare in altro. È la storia del calamaro gigante, di mille storie che ruotano attorno ad essa tra mito, documenti e avvistamenti, della magia con cui noi, umani nonché ultimi ar
Quando mi descrivevano Parigi mi parlavano sempre di Montmatre, dei luoghi legati al film Il favoloso Mondo di Amelie (per me sicuramente un capolavoro) e di tutto ciò che è legato all’immaginario della belle epoque. Non era sicuramente poco ma tali immagini non riuscivano ad ispirare in me una particolare curiosità e di conseguenza una voglia di visitarla prima possibile. D’altro canto però si sa, le grandi capitali europee, con il loro enorme carico di storia e interessi, sono dei luoghi da cui qualsiasi viaggiatore prima o poi ci capita. E a me è capitato con il Download Festival. Se qualcuno mi chiedesse di Parigi io racconterei innanzitutto la sua anima gotica. Si, Parigi è una delle città più magiche, colme di quella magia e di quel mistero come solo una città gotica può esserlo. Ad ogni passo sa sussurrarti storie in una specie di silenzio che rimane in sottofondo anche nei luoghi più trafficati. A guardare l’imponente statua di Carlo Magno, avanti a Notre Dame, sembra
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