Referendum 12-13 giugno: quesito 3, ritorno all'energia nucleare


Il QUESITO NUMERO 3 chiede al cittadino se è a favore della costruzione di nuove centrali nucleari per la produzione di energia.

Il nucleare presenta due pericoli essenziali.
   1. Per quanto l’uomo possa sforzarsi di costruire centrali più sicure possibili sappiamo che non  arriverà mai a dominare gli eventi della natura. Del resto noi italiani lo sappiamo bene, dato che viviamo su un territorio ad alto rischio terremoti. Ma accanto alla calamità naturale c’è la storica noncuranza con cui gli italiani costruiscono edifici. Pensiamo, per esempio, a l’Aquila e ad edifici istituzionali come ospedali e case dello studente che sono crollati nonostante non fossero costruzioni remote.

   2. L’attività nucleare comporta la produzione di scorie (cioè rifiuti) che non è possibile distruggere. Quindi queste scorie vengono stipate in luoghi chiusi, come caverne, per millenni in attesa che il loro potenziale distruttivo si riduca a zero. A questo punto viene da chiedersi: Come possiamo pretendere di sapere cosa accadrà sulla Terra da qui a pochi secoli? Del resto già il presente ci offre scenari che dovrebbe scoraggiare l’uso del nucleare. A parte la tragedia del Giappone c’è dell’altro. In Germania, nelle miniere di sale di Asse, cave inizialmente considerate sicure, sono state scoperte infiltrazioni d’acqua (vedi servizio Report). Queste infiltrazioni, passando proprio dai bidoni contenente materiale radioattivo, vanno a inquinare le falde acquifere sottostanti e quindi l’acqua che si usa per innaffiare, cucinare e bere. E’ un disastro impressionante di cui però se ne parla poco per ovvi motivi.

Dubbi.
Allora cosa fare dato che il petrolio si sta esaurendo e l’unica energia capace di sostituirlo è il nucleare?
In realtà anche il nucleare ha le ore contate dato che l’uranio, materia prima per la produzione di energia, è in esaurimento e proprio come il petrolio presenta risorse che possono bastare per venti o al massimo trent’anni. La vera alternativa al nucleare, e quindi anche al petrolio, sono le energie rinnovabili.

Cosa sono le energie rinnovabili?
Sono fonti di energia che non inquinano e si sviluppano sull’apporto degli elementi naturali. Si tratta principalmente di pannelli solari (o fotovoltaici) e campi eolici (a vento). Certo, al momento queste fonti assicurano una copertura parziale del fabbisogno, soddisfacendo le esigenze di un condominio, o di una piccola azienda, ma non di impianti industriali complessi. E’ anche vero, però, che se si affiancasse alle rinnovabili le soluzioni di efficienza energetica (tutta quella serie di accorgimenti applicati già dalla fase di progettazione per il minor spreco energetico) si produrrebbe più energia di quanto ne produrrebbero le nuovi centrali nucleari. Inoltre tra ricerca e costruzione, tali centrali sarebbero in qualche modo un progetto a lungo termine. E allora se proprio dobbiamo guardare più in là dei nostri nasi perché non farlo con le energie pulite?

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